22 ottobre 2024

Analfabetismo funzionale: comprendere il problema e contrastarlo con l'educazione

                                                                                               

 "Leggere senza comprendere è come camminare nel buio: hai gli strumenti, ma non riesci a trovare la strada." 

Analfabetismo funzionaleSempre più spesso si sente parlare di analfabetismo funzionale. Ma cosa significa, in sostanza, “analfabeta funzionale”? Parliamo di un fenomeno che riguarda molto da vicino il nostro Paese e che sembrerebbe decisamente più serio di quanto si possa credere. Basti sapere che negli ultimi anni in Italia il numero di analfabeti funzionali è salito in maniera preoccupante, e oggi questo problema coinvolge sempre più i nostri giovani. Secondo i risultati di un’indagine Piaac-Ocse del 2019, il 30% degli italiani tra i 16 e i 65 anni è analfabeta funzionale: un dato fra i più alti in Europa. Un dato allarmante, se consideriamo che una buona fetta di analfabeti funzionali è costituita da ragazzi che frequentano la scuola a tempo pieno.

Si sa che, da quando l’istruzione in Italia è diventata un terreno di sperimentazione per interessi politici che poco o nulla hanno a che vedere con la promozione della cultura, la scuola ha subito un graduale e progressivo decadimento: a farne le spese più di tutti, come è ben facile immaginare, sono i giovani. Tuttavia, è bene ricordare che quando si parla di analfabetismo funzionale non si intende l’incapacità di leggere e scrivere, bensì ci si riferisce a un problema ben più complesso: un analfabeta funzionale è una persona che sa leggere e scrivere, ma ha evidenti difficoltà, o è del tutto incapace, di capire le informazioni contenute in un testo scritto. Parliamo proprio di cogliere il senso, il significato di ciò è scritto in un testo, di interpretare un contenuto in modo appropriato e individuare il messaggio che quel contenuto cerca di trasmettere.

Il problema non va affatto sottovalutato, poiché non è circoscritto alla didattica ma si estende ben oltre, con evidenti ripercussioni anche sulla vita di tutti i giorni, sulle relazioni interpersonali, sulle prospettive di inserimento sociale e, non da ultimo, sulle possibilità di affermazione in ambito lavorativo.  

Secondo quanto emerso da un’indagine Save The Children, circa un quindicenne su due non è in grado di comprendere un testo scritto o svolgere un esercizio di matematica. Degli studenti che hanno completato il percorso di studi alle superiori, si stima che il 45% non ha raggiunto le competenze di base di italiano, matematica e inglese!

Ma come si presenta il profilo di un analfabeta funzionale? Ecco alcune caratteristiche generali:

  • Non è capace di comprendere e interpretare in modo corretto un articolo di giornale, un regolamento, una bolletta della luce o del telefono, un paragrafo di un libro;
  • Ha una conoscenza superficiale degli eventi politici, storici, scientifici, sociali ed economici;
  • Ha difficoltà nell’utilizzo degli strumenti informatici;
  • Non riesce a eseguire calcoli matematici di ordinaria difficoltà;
  • Non è in grado di distinguere notizie vere da quelle false e di valutare in modo critico e assennato il continuo flusso di informazioni proveniente dai media;
  • Pensa e ragiona secondo modi di dire, superstizioni e luoghi comuni;
  • È incapace di trasmettere in modo efficace i propri pensieri e stati d’animo, non è in grado di interpretare nella maniera corretta il punto di vista e i sentimenti altrui, generando incomprensioni nelle relazioni interpersonali e innalzando un muro fra se stesso e le attività più ricorrenti della vita quotidiana.

Da questo quadro emerge pertanto che l’analfabetismo funzionale impedisce alla persona di vivere una normale socialità.

Cosa si può fare in concreto per combattere l’analfabetismo funzionale?

 Leggere, leggere, leggere!

La lettura è il più importante alleato contro l’analfabetismo funzionale. L’abitudine alla lettura si apprende a casa, in famiglia: educare i nostri figli alla lettura, dando noi per primi il buon esempio, significa consegnare loro uno strumento dagli effetti miracolosi. Leggere infatti ha il potere di potenziare diverse aree del cervello, migliora le capacità mnemoniche e di concentrazione, sviluppa il ragionamento e la capacità di risolvere problemi. Inoltre, cosa importantissima, la lettura migliora le abilità linguistiche e comunicative perché arricchisce il vocabolario linguistico, migliorando così anche le nostre capacità nel comunicare e relazionarci con gli altri. Venendo a contatto con le esperienze ed emozioni dei personaggi di una storia, la lettura permette di ampliare i nostri punti di vista, avere una visione del mondo più aperta e più emancipata: sotto questo punto di vista, leggere apporta gli stessi benefici di viaggiare, e costa anche molto meno!

Studi scientifici hanno riportato notevoli benefici della lettura anche sulla salute fisica, poiché è in grado di abbassare i livelli di stress fino al 60% e ha un effetto rilassante e terapeutico, inoltre previene e ritarda lo sviluppo di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer o la demenza senile.

 

Seguire metodi didattici efficaci

Sempre più alunni lamentano di avere difficoltà a comprendere le spiegazioni in classe. Sempre più insegnanti si ritrovano a dover fronteggiare queste carenze, e tuttavia sembra che non si intervenga abbastanza efficacemente per trovare soluzioni al problema. Se uno studente su tre non arriva a comprendere la traccia di un tema o di un problema, forse è il caso di fornire ai ragazzi degli strumenti mirati che insegnino loro a selezionare le informazioni, discriminando ciò che è importante da ciò che non lo è, a comprendere il significato di un concetto ed essere in grado di esporre con parole proprie quanto si è capito. L’esercizio di riassumere, sintetizzare, elaborare un argomento partendo dalla traccia di un tema costituisce a tal proposito un supporto utilissimo.

Non smettere mai di allenare il cervello

Tenere in esercizio il cervello, seguendo un costante allenamento mentale a tutte le età.  Ricorda che l’esercizio della lettura è il solo mezzo per elaborare un pensiero critico e sviluppare capacità cognitive.

Farsi affiancare da un tutor

Seguire percorsi di apprendimento affiancati da tutor, che prevedono l’analisi di testi, l’argomentazione e elaborazione degli stessi, capacità di sintesi e di ascolto, e permettono di sviluppare la capacità di utilizzare le informazioni apprese, saperle argomentare e commentare in maniera personale e critica.

Noi di migliorstudente crediamo fermamente che una didattica basata sulla condivisione di conoscenze e competenze possa portare ogni allievo a uno sviluppo  progressivo delle proprie abilità. E’ molto importante per i ragazzi sapere che l’ascolto, l’elaborazione delle informazioni, la sintesi e l'argomentazione critica sono anche quelle qualità fondamentali che gli garantiranno il successo nelle relazioni personali e in ambito lavorativo.

Analfabetismo funzionale: comprendere il problema e contrastarlo con l'educazione

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