22 ottobre 2024

Analfabetismo funzionale: comprendere il problema e contrastarlo con l'educazione

                                                                                               

 "Leggere senza comprendere è come camminare nel buio: hai gli strumenti, ma non riesci a trovare la strada." 

Analfabetismo funzionaleSempre più spesso si sente parlare di analfabetismo funzionale. Ma cosa significa, in sostanza, “analfabeta funzionale”? Parliamo di un fenomeno che riguarda molto da vicino il nostro Paese e che sembrerebbe decisamente più serio di quanto si possa credere. Basti sapere che negli ultimi anni in Italia il numero di analfabeti funzionali è salito in maniera preoccupante, e oggi questo problema coinvolge sempre più i nostri giovani. Secondo i risultati di un’indagine Piaac-Ocse del 2019, il 30% degli italiani tra i 16 e i 65 anni è analfabeta funzionale: un dato fra i più alti in Europa. Un dato allarmante, se consideriamo che una buona fetta di analfabeti funzionali è costituita da ragazzi che frequentano la scuola a tempo pieno.

Si sa che, da quando l’istruzione in Italia è diventata un terreno di sperimentazione per interessi politici che poco o nulla hanno a che vedere con la promozione della cultura, la scuola ha subito un graduale e progressivo decadimento: a farne le spese più di tutti, come è ben facile immaginare, sono i giovani. Tuttavia, è bene ricordare che quando si parla di analfabetismo funzionale non si intende l’incapacità di leggere e scrivere, bensì ci si riferisce a un problema ben più complesso: un analfabeta funzionale è una persona che sa leggere e scrivere, ma ha evidenti difficoltà, o è del tutto incapace, di capire le informazioni contenute in un testo scritto. Parliamo proprio di cogliere il senso, il significato di ciò è scritto in un testo, di interpretare un contenuto in modo appropriato e individuare il messaggio che quel contenuto cerca di trasmettere.

Il problema non va affatto sottovalutato, poiché non è circoscritto alla didattica ma si estende ben oltre, con evidenti ripercussioni anche sulla vita di tutti i giorni, sulle relazioni interpersonali, sulle prospettive di inserimento sociale e, non da ultimo, sulle possibilità di affermazione in ambito lavorativo.  

Secondo quanto emerso da un’indagine Save The Children, circa un quindicenne su due non è in grado di comprendere un testo scritto o svolgere un esercizio di matematica. Degli studenti che hanno completato il percorso di studi alle superiori, si stima che il 45% non ha raggiunto le competenze di base di italiano, matematica e inglese!

Ma come si presenta il profilo di un analfabeta funzionale? Ecco alcune caratteristiche generali:

  • Non è capace di comprendere e interpretare in modo corretto un articolo di giornale, un regolamento, una bolletta della luce o del telefono, un paragrafo di un libro;
  • Ha una conoscenza superficiale degli eventi politici, storici, scientifici, sociali ed economici;
  • Ha difficoltà nell’utilizzo degli strumenti informatici;
  • Non riesce a eseguire calcoli matematici di ordinaria difficoltà;
  • Non è in grado di distinguere notizie vere da quelle false e di valutare in modo critico e assennato il continuo flusso di informazioni proveniente dai media;
  • Pensa e ragiona secondo modi di dire, superstizioni e luoghi comuni;
  • È incapace di trasmettere in modo efficace i propri pensieri e stati d’animo, non è in grado di interpretare nella maniera corretta il punto di vista e i sentimenti altrui, generando incomprensioni nelle relazioni interpersonali e innalzando un muro fra se stesso e le attività più ricorrenti della vita quotidiana.

Da questo quadro emerge pertanto che l’analfabetismo funzionale impedisce alla persona di vivere una normale socialità.

Cosa si può fare in concreto per combattere l’analfabetismo funzionale?

 Leggere, leggere, leggere!

La lettura è il più importante alleato contro l’analfabetismo funzionale. L’abitudine alla lettura si apprende a casa, in famiglia: educare i nostri figli alla lettura, dando noi per primi il buon esempio, significa consegnare loro uno strumento dagli effetti miracolosi. Leggere infatti ha il potere di potenziare diverse aree del cervello, migliora le capacità mnemoniche e di concentrazione, sviluppa il ragionamento e la capacità di risolvere problemi. Inoltre, cosa importantissima, la lettura migliora le abilità linguistiche e comunicative perché arricchisce il vocabolario linguistico, migliorando così anche le nostre capacità nel comunicare e relazionarci con gli altri. Venendo a contatto con le esperienze ed emozioni dei personaggi di una storia, la lettura permette di ampliare i nostri punti di vista, avere una visione del mondo più aperta e più emancipata: sotto questo punto di vista, leggere apporta gli stessi benefici di viaggiare, e costa anche molto meno!

Studi scientifici hanno riportato notevoli benefici della lettura anche sulla salute fisica, poiché è in grado di abbassare i livelli di stress fino al 60% e ha un effetto rilassante e terapeutico, inoltre previene e ritarda lo sviluppo di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer o la demenza senile.

 

Seguire metodi didattici efficaci

Sempre più alunni lamentano di avere difficoltà a comprendere le spiegazioni in classe. Sempre più insegnanti si ritrovano a dover fronteggiare queste carenze, e tuttavia sembra che non si intervenga abbastanza efficacemente per trovare soluzioni al problema. Se uno studente su tre non arriva a comprendere la traccia di un tema o di un problema, forse è il caso di fornire ai ragazzi degli strumenti mirati che insegnino loro a selezionare le informazioni, discriminando ciò che è importante da ciò che non lo è, a comprendere il significato di un concetto ed essere in grado di esporre con parole proprie quanto si è capito. L’esercizio di riassumere, sintetizzare, elaborare un argomento partendo dalla traccia di un tema costituisce a tal proposito un supporto utilissimo.

Non smettere mai di allenare il cervello

Tenere in esercizio il cervello, seguendo un costante allenamento mentale a tutte le età.  Ricorda che l’esercizio della lettura è il solo mezzo per elaborare un pensiero critico e sviluppare capacità cognitive.

Farsi affiancare da un tutor

Seguire percorsi di apprendimento affiancati da tutor, che prevedono l’analisi di testi, l’argomentazione e elaborazione degli stessi, capacità di sintesi e di ascolto, e permettono di sviluppare la capacità di utilizzare le informazioni apprese, saperle argomentare e commentare in maniera personale e critica.

Noi di migliorstudente crediamo fermamente che una didattica basata sulla condivisione di conoscenze e competenze possa portare ogni allievo a uno sviluppo  progressivo delle proprie abilità. E’ molto importante per i ragazzi sapere che l’ascolto, l’elaborazione delle informazioni, la sintesi e l'argomentazione critica sono anche quelle qualità fondamentali che gli garantiranno il successo nelle relazioni personali e in ambito lavorativo.

29 novembre 2021

I risultati non arrivano? Forse è il metodo di studio!

 

"Perché alcuni riescono ad ottenere ottimi voti con sole poche ore di studio e (apparentemente) zero fatica, mentre io passo ore ed ore sui libri con risultati scarsi?"



Che si tratti di una materia scientifica, linguistica o letteraria, di un esame universitario o di un’interrogazione: 

-se è questa la domanda che ti poni più spesso, perché nonostante il massimo del tuo impegno i bei voti tardano ad arrivare; 

-se hai vuoti di memoria, o ad una domanda semplice del prof ti perdi in un bicchier d’acqua;

-se provi frustrazione, rabbia e demotivazione vedendo che le tue fatiche non vengono ricompensate come meriteresti.

 Allora ti suggerisco caldamente di leggere questo articolo fino alla fine. 

Vorrei subito rassicurarti su tre cose importanti:

 1. non sei stupido 

 2. la tua memoria non è carente ma va semplicemente allenata 

 3. non è il tempo che gli dedichi ma il modo in cui studi. 

Già … e se fosse tutta questione di metodo?

Forse non sai che …..

  • Le materie non vanno studiate tutte allo stesso modo, ma ciascuna disciplina richiede un proprio metodo e precise strategie di studio

  • Il luogo che scegli per studiare può incidere sul tuo rendimento scolastico: un ambiente affollato e rumoroso, una stanza caotica e disordinata possono incidere negativamente sulle tue capacità di concentrazione
  • Anche la memoria più eccellente può fare cilecca, ragion per cui è sconsigliatissimo studiare a memoria
  • Il tempo che impieghi sui libri non indica necessariamente che stai studiando a sufficienza e nel modo giusto

Rispondi ora sinceramente: 

-Impari a memoria i concetti?

-Cerchi di ricordare tutto quello che è scritto sul libro o negli appunti e ti sforzi di non tralasciare alcun dettaglio, anche il più insignificante?

-Ti riduci a studiare il giorno prima dell’interrogazione?

-Non ripassi mai i concetti vecchi fino a che non hai terminato di studiare gli argomenti nuovi?

Se hai risposto sì ad almeno una di queste domande, allora è molto probabile che tu stia adottando un metodo di studio sbagliato! 

Noi di migliorstudente.com ti proponiamo alcune linee guida per acquisire un buon metodo di studio evitando di sprecare ore, fatica  ed energie sui libri. Ecco cosa ti serve:

  •  Un piano d’azione
  • Buona capacità di sintesi
  • Concentrazione

1. Stabilisci un piano d'azione. quanto tempo hai prima dell’interrogazione? Come puoi suddividere questo tempo? Stabilisci quante  pagine al giorno studiare e quante ripassare. Rileggi bene ogni parte del testo anche più di una volta, assicurati di aver capito ciò che hai letto e sottolinea le parole chiave per cominciare a fissare nella memoria

2. Individua i concetti da sapere e tralascia tutto il resto. Sintetizza i concetti. Sottolinea nel testo solo i concetti essenziali – prepara uno schema riassuntivo all’interno del quale inserirai le parole chiave dei concetti sottolineati – prepara una mappa concettuale per ogni argomento. Ricorda di ripassare sempre i concetti visti in precedenza

3. Aiuta la concentrazione. Scegli un luogo tranquillo e silenzioso per studiare. Elimina tutto ciò che può essere motivo di distrazione (oggetti sulla scrivania, musica, rumori, cellulare, e così via. Organizza un gruppo di studio o proponi ad un compagno di classe di ripassare assieme, sarà utile farvi domande a vicenda e supportarvi nel chiarire eventuali dubbi

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13 maggio 2021

4 motivi che ti impediscono di ottenere ottimi risultati nello studio

 

Qual è il segreto del miglior studente? Forse studiare ogni giorno per ore ed ore? 

E tu? Magari stai pensando che già lo fai, sacrifichi intere giornate sui libri e nonostante tutto i risultati non sono quelli che ti aspetti (o che gli altri si aspettano da te) ... 

Se è questo il tuo caso, attenzione perché forse questo articolo ti aiuterà a capire dove stai sbagliando, e come fare per mettere fine ad una situazione che ti sta creando frustrazione, rabbia e forte demotivazione.

Qual è dunque il segreto per avere successo nello studio? Noi di migliorstudente.com abbiamo posto questa domanda a centinaia di persone, scelte tra studenti e insegnanti. Come già immaginerai, la stragrande maggioranza ha risposto che il segreto per riuscire è… l’impegno! Ma questo già lo sapevamo…


Eppure qualcosa non quadra: sono tanti gli studenti che sostengono di impegnarsi molto e di dedicare una considerevole quantità di tempo ed energie allo studio, e tuttavia non riescono ad ottenere i risultati che credono di meritare. Come mai? 
L’impegno è, sì, condizione fondamentale, ma spesso non basta per poter raggiungere gli obiettivi prefissati. Ti dirò di più: esistono delle condizioni sfavorevoli, chiamiamoli pure “fattori di svantaggio”, che possono rendere la vita di noi studenti un vero e proprio percorso a ostacoli, dove diventa più difficile e pesante superare prove, esami, interrogazioni, o quantomeno raggiungere una media scolastica che sia, come minimo, all’altezza dell’impegno investito.

 
Vediamo dunque insieme 4 situazioni che ti impediscono di ottenere i risultati che vorresti:  ti riconosci per caso in una di queste? 


1. Ti sembra che l’insegnante non si aspetti grandi cose da te. Diversi studi condotti sulle capacità di apprendimento hanno dimostrato che gli studenti sono particolarmente sensibili all’opinione che l’insegnante ha di loro. E non è necessario che tale opinione venga espressa a parole: se ti è capitato di percepire attraverso il linguaggio non verbale che l’insegnante ha una bassa opinione di te o non si aspetta grandi risultati dal tuo impegno, è molto probabile che tu ne stia risentendo negativamente e questo stia gravando sul tuo rendimento scolastico.
Soluzione: prova a giocare d’astuzia; scegliti un compagno di classe molto bravo, che ha ottimi voti e gode di un'ottima reputazione presso i professori, e proponigli di studiare insieme. Questa semplice strategia ha un doppio vantaggio: migliorerà significativamente la tua media e indurrà l’insegnante a cambiare velocemente opinione nei tuoi confronti


2. Sei stato etichettato come “svogliato”. Il tuo curriculum scolastico degli anni precedenti non era dei migliori e agli insegnanti è bastato questo per decidere che non ti impegni abbastanza, anche se cerchi ogni giorno di dimostrare che, da allora, le cose sono cambiate. Questa situazione può farti sentire fortemente demotivato e potresti essere tentato di gettare la spugna: col risultato che davvero il tuo rendimento scolastico finirà prima o poi per risentirne.
Soluzione: uno studente svogliato non è davvero interessato ad imparare, dunque non fa domande, non interviene ed evita di partecipare alle attività di classe. Perciò, fai domande: alza la mano ogni volta che un concetto ti è poco chiaro, ogni volta che hai un dubbio, chiedi, chiedi, chiedi. Darai l’impressione di essere interessato all’argomento e nessuno potrà più pensare di te che sei pigro e svogliato. Anzi, l’insegnante sarà ben felice di rispiegarti gli argomenti e darti una mano a comprendere meglio i concetti


3. Ti senti obbligato a soddisfare le aspettative di insegnanti, genitori, amici. Cerchi di prendere buoni voti per far piacere all’insegnante, oppure per dimostrargli quanto vali. In entrambi i casi, la tua attenzione è focalizzata su qualcosa che c’entra poco o nulla col tuo processo di apprendimento. Non si studia per far piacere ad un altro, ma perché è un tuo diritto ricevere istruzione e creare la vita e il futuro che desideri. 
Soluzione: fai chiarezza dentro te stesso. Prenditi un momento per riflettere e chiediti: “Perché sto investendo il mio tempo e le mie energie a studiare questa materia? Quali sono le vere ragioni? Quali sono i miei traguardi? Cosa mi aspetto di diventare?" Non aver paura di darti risposte sincere, è davvero importante che tu impari a dare un senso e una motivazione al tuo impegno, perché quanto più forte è la tua motivazione, tanto più lontano andrai.
Perciò, se dopo esserti interrogato ti rendi conto che l’unica ragione per cui ti impegni è la paura di deludere i tuoi genitori o il desiderio di conquistarti il favore dell’insegnante, è arrivato il momento di fissare dei nuovi obiettivi che non abbiano nulla a che vedere con i precedenti ma riguardino unicamente te, le tue aspettative per il futuro e la tua voglia di realizzarti in qualcosa che ti appassiona davvero


4. In classe ti senti ignorato. Ti starai chiedendo se per caso non sei diventato paranoico… eppure più volte ti è sembrato che la prof non si accorgesse dei tuoi interventi. Insomma, come se tu non esistessi
Soluzione: se, nonostante la tua partecipazione attiva alle lezioni, hai l’impressione che l’insegnante ti stia ignorando di proposito, allora ti consiglio di affrontare la situazione di petto e chiedere un chiarimento a quattr’occhi. Parlandone potresti scoprire che i tuoi sospetti non avevano fondamento, o che per una serie di fraintendimenti, entrambi vi siete fatti un’opinione sbagliata l’uno dell’altro. Non aver paura di esporre i tuoi dubbi, ricorda che un insegnante è pur sempre una persona: se lo affronti con educazione e rispetto e con calma esponi il tuo punto di vista, non c’è ragione per cui tu non debba essere ascoltato.  


12 aprile 2021

Ansia da interrogazione: 9 semplici regole per superarla con successo

 

Batticuore, sudorazione, vuoti di memoria… l’ansia da interrogazione è il tipico fenomeno che anche il miglior studente, almeno una volta nella vita, ha sperimentato nel corso della propria carriera scolastica.

Conosciuta anche come “ansia da prestazione”, l’ansia da interrogazione può talvolta sfociare in una vera e propria crisi in grado di mandare in tilt il cervello. 

E non importa quanto tu abbia studiato e quanto ti sia impegnato! Che tu sia uno studente timido o disinvolto, che tu sia il più bravo o l’ultimo della classe, non fa differenza: l’ansia può colpire davvero chiunque!

Ma cos’è che scatena il panico da interrogazione? I motivi sono svariati e possono dipendere da una certa  ipersensibilità, dal sovraccarico di aspettativa che è stato riposto su di te, dal tuo rapporto con gli insegnanti, e così via… insomma, quando sei in condizione di doverti sottoporre a una prova e di dover dimostrare a te stesso, ai genitori e agli insegnanti, il tuo valore e le tue capacità, ecco che scatta il conflitto tra il desiderio di essere all’altezza  (di fare bella figura, di essere riconosciuti nel proprio impegno) e la paura di non dovercela fare.

Parliamoci chiaro: un po’ d’ansia prima di una prova è normale e ti dà quella giusta carica per ottenere una performance ottimale. Inoltre, spesso è segno che hai studiato, mentre un’eccessiva tranquillità indica in genere l’opposto. 

 Tuttavia quando l’ansia si manifesta con intensità, durata e frequenza tali da causare sintomi fisici importanti che possono compromettere il rendimento, allora è il caso di correre ai ripari, onde impedire che a farne le spese sia il tuo equilibrio emotivo. 

Impara a riconoscere l’ansia da interrogazione attraverso sintomi e reazioni psicosomatiche specifiche

- Mal di pancia: per esempio, se nel momento in cui la prof decide di interrogare ti prende un mal di pancia pazzesco ma fino a un momento prima stavi bene 

.- Insonnia: non è insolito che alla vigilia di una prova importante si fatichi a prendere sonno

- Nausea, tremori, inappetenza (che possono perdurare anche una volta finito tutto): l’attesa del risultato, se vissuta con preoccupazione, può generare questi sintomi

- Sudorazione, balbuzie.

L’ansia da interrogazione può essere un episodio sporadico o, al contrario, ripetersi regolarmente ogni volta che c’è quella determinata materia o quel determinato insegnante

Sfortunatamente, se non impari a gestirla c’è il rischio concreto che possa trasformarsi in ansia patologica, e a quel punto potrebbe diventare un serio problema anche nel lavoro, nelle relazioni sociali e affettive. 

Vediamo dunque 9 semplici regole che non solo ti aiuteranno a superare l’ansia da interrogazione, ma che si riveleranno un vero e proprio salvavita, anche in quei casi in cui il panico dovesse salire a mille! 

Regola n.1: Studiare. Non vorrei sembrare banale o ripetitiva, ma studiare è proprio il presupposto di base per poterti presentare a un’interrogazione con un minimo di sicurezza e tranquillità. I “trucchetti” possono funzionare solo fino a un certo punto, ma l’unico modo per non avere spiacevoli sorprese o finire nei pasticci è quello di non fidarsi delle scappatoie (vedi strategie che promettono di ottenere buoni voti senza aprire libro). Piuttosto, semplificati lo studio aiutandoti con degli schemi fatti da te. Scrivere è un modo molto efficace per fissare i concetti nella memoria

Regola n.2: Ripeti a voce alta mentre studi a casa. Ripeti, ripeti, ripeti, ascolta la tua voce e, se puoi, registrala mentre ripeti, in modo da poter correggere il tono di voce, il lessico, e  acquisire disinvoltura. Un discorso ripetuto tante volte fila più liscio. Gli ehm … ehm … in genere comunicano esitazione, tuttavia se prendi l'abitudine di ripetere tante volte il discorso, all’orale sarai in grado di esporre i concetti senza incertezze e senza esitazioni 

Regola n.3: Segnati le domande che il prof fa più di frequente. Un’ottima tattica è quella di ascoltare le interrogazioni dei tuoi compagni e segnare le domande del prof; ti accorgerai che ci sono domande che vengono ripetute più spesso di altre e che perciò hanno una più alta probabilità di capitare anche a te. Prepararsi bene su quelle domande aumenta in modo esponenziale le probabilità di prendere un ottimo voto

Regola n.4: Non rispondere precipitosamente, prenditi tutto il tempo. Che siano domande orali o scritte, il segreto è sempre quello: evita di rispondere precipitosamente. Prenditi tutto il tempo necessario per assimilare la domanda, assicurarti di avere compreso ciò che ti si sta chiedendo e organizzare la tua risposta

Regola n.5: La postura e l’atteggiamento sono importanti – stabilisci un contatto visivo col prof. Una postura diritta comunica sicurezza, mantieni uno sguardo sereno e guarda il prof negli occhi mentre ti parla, fagli capire che lo stai seguendo 

Regola n.6: Usa un linguaggio chiaro e semplice. Esponi i concetti con parole tue, in modo semplice e diretto, evitando giri di parole e allo stesso tempo cerca di rispondere in modo esauriente alle domande che ti vengono poste

Regola n.7: Ascolta bene la domanda del prof in modo da poter dare una risposta mirata e dire esattamente quello che si aspetta di sentirsi dire

Regola n.8: Se non sai un argomento, dillo senza timore. Se non conosci un argomento, sii sincero e confessa di non ricordarlo o di non saperlo, eviterai in questo modo di far perdere tempo al prof o di innervosirlo. Al contrario, fare scena muta potrebbe rivelarsi controproducente poiché il prof, nel tentativo di capire se sai, potrebbe decidere di insistere su quella domanda

Regola n.9: Usa diplomazia. Anche se il prof fa una domanda impossibile o ti mette un voto che non credi di meritare, anziché sfidarlo chiedi gentilmente spiegazioni e chiarimenti. Sii educato e vedrai che tutto andrà per il meglio!

Noi di Miglior Studente siamo quotidianamente alle prese con i ragazzi e sappiamo bene cosa significhi sentirsi sotto pressione, dover gestire le insicurezze, i problemi di ansia e di comunicazione tra studente e insegnante. Per questo motivo le nostre lezioni, oltre ad essere cucite su misura, cioè prsonalizzate in base alle esigenze del singolo studente, cercano di coinvolgere l'allievo anche dal punto di vista motivazionale, incoraggiandolo nelle sue sfide quotidiane e non sottovalutandone gli aspetti emotivi. Questo è importantissimo ai fini di un buon rendimento scolastico.

Ecco qualche articolo che ti potrebbe essere utile perimparare a gestire al meglio i momenti di difficoltà: 

"I segnali del disagio: guida per adulti ai problemi dei ragazzi" di Emanuele Palagi

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"Sei perfetta: una raccolta di storie autentiche per ragazze adolescenti su autostima, amicizia e sogni nell'era digitale" di Alessia Romano

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25 marzo 2021

Superare esami e recuperare debiti con le ripetizioni online

 Dall’universitario che non riesce a superare un esame, allo studente di scuola superiore che deve recuperare debiti; dal ragazzo delle medie che ha difficoltà in una materia, al bambino delle elementari che ha problemi di ambientamento e rende poco in classe… Diventare il miglior studente anche se non sei portato è davvero così impossibile?


I motivi per cui puoi scegliere di rivolgerti a un insegnante di ripetizioni private sono svariati:

- Ti applichi poco perché non hai interesse in quella materia

- Studi e ti impegni molto ma il tuo metodo di studio non funziona

- Fai fatica a capire le spiegazioni dell’insegnante. 

Qualunque sia la motivazione, il risultato finale è sempre lo stesso: voti insufficienti, debiti formativi, esami da ripetere.

Lezioni scolastiche standardizzate 

Esiste inoltre un fattore non meno importante da considerare: le lezioni tenute a scuola sono indirizzate ad una classe di ragazzi e non al singolo studente. E’ molto frequente perciò che qualcuno non riesca a stare al passo, qualcun altro partecipi di meno, qualcun altro ancora rimanga indietro con il programma, e così via.   

Le ripetizioni online sono delle lezioni “cucite su misura”

Non sempre l'insegnante di ripetizioni di cui hai bisogno si trova a pochi passi da casa tua. Capita spesso che per raggiungere l’insegnante della materia in questione tu debba spostarti di diversi chilometri, magari in un altro comune.  

Grazie a internet e alle ripetizioni online, oggi non è più così! Trovare l’insegnante che faccia al caso tuo non è più un’impresa: la ricerca è più semplice, più rapida, hai davanti a te una scelta più ampia e, soprattutto, non sei più costretto a rivolgerti ad un insegnante che non ti ispira particolarmente e che ha il solo vantaggio di abitare vicino casa. 

Puoi scegliere di farti seguire da chi vuoi tu, anche se vivete a chilometri e chilometri di distanza! 

In cosa si distingue un insegnante di ripetizioni online?

- E' sempre aggiornato e al passo coi tempi: oltre ad essere preparato nelle materie richieste, ha anche una buona conoscenza del digitale e dimestichezza con l’uso della tecnologia. Quindi impari due volte!

 - Ha una maggiore flessibilità di orario (è disponibile a dare lezione anche in orari serali), una maggiore empatia e capacità di coinvolgimento, dato che deve saper mettere l’allievo a proprio agio e farlo sentire esattamente come se stesse partecipando ad una lezione face to face

- E' specializzato in lezioni individuali. Le sue tempistiche, il modo di spiegare i concetti e l’approccio sono personalizzati in base al tipo di studente che ha davanti, poiché non tutti sono uguali nella velocità, nelle modalità di apprendimento e nell’interesse per quella materia. 

Una lezione cucita su misura porta vantaggi non indifferenti:

1. Se sei in ritardo col programma di studi puoi recuperare velocemente il tempo perso e rimetterti al passo con i compagni di classe

2. Maggiore coinvolgimento e attenzione: grazie al clima familiare e alla sintonia che si crea tra allievo e insegnante, puoi chiedere chiarimenti e porre domande che in classe non ti sogneresti mai di fare, vuoi per paura di essere giudicato, vuoi per timidezza. Attraverso un metodo di insegnamento alternativo, non è raro che una materia per cui provavi odio o disinteresse, in un secondo tempo diventi una delle tue preferite 

3. Un argomento particolarmente ostico,  ripetuto usando un linguaggio diverso e semplificando i concetti, può diventare comprensibile anche all’alunno più cocciuto, col risultato di  migliorare rapidamente il rendimento scolastico.

Per concludere

Oggi grazie ad internet ogni distanza fisica è azzerata. Le ripetizioni online sono una vera e propria ciambella di salvataggio che ogni studente può afferrare al volo per superare esami e recuperare materie, debiti formativi o addirittura intere parti di programma; questo perché farsi seguire da un tutor didattico significa poter godere di lezioni “cucite su misura”, verificare i propri progressi di volta in volta e scoprire che l’apprendimento può diventare un’attività piacevole e un’ottima opportunità di crescita personale.  

Noi di Miglior Studente ci impegniamo ogni giorno per garantire ai nostri allievi un ambiente di apprendimento piacevole e stimolante, affinché ciascuno studente possa sentirsi a proprio agio e supportato (anche emotivamente) in ogni fase del percorso di formazione.

Rendi più allegra e divertente la tua didattica, con i seguenti articoli trendy per la scuola:

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12 marzo 2021

Quali risultati posso ottenere con le ripetizioni online?

 Le ripetizioni online sono solo l’inizio di un nuovo modo di apprendere, la realtà di un futuro ormai prossimo. Fra qualche anno infatti l’E-learning non sarà più soltanto un'alternativa alla formazione in presenza, ma diventerà parte integrante nell’esperienza di apprendimento di ogni studente. 

Ma in sostanza, quello che vogliamo sapere è: 

attraverso le ripetizioni online è possibile ottenere risultati come la promozione a un esame, l’innalzamento della media dei voti e, più in generale, un livello di conoscenza e una preparazione ottimale in una data disciplina o materia scolastica? 

Noi di migliorstudente.com ti rispondiamo  che prendere ripetizioni online può garantire risultati anche eccellenti, a patto però che si rispettino alcune importanti condizioni. Vediamo quali:

La prima condizione fondamentale è la buona volontà dell’alunno, la sua intenzione di voler migliorare in quella determinata materia o disciplina. Possiamo anche affidarci al miglior insegnante del mondo, ma se da parte nostra non c’è voglia, impegno o interesse allora è tutto inutile!

La seconda condizione riguarda la capacità, da parte dell'insegnante, di entrare in sintonia con il carattere dell'allievo, di stabilire un rapporto empatico basato sull’ascolto, sulla comprensione delle insicurezze e sull’individuazione di lacune e difficoltà. Questo è davvero importante, perché conoscere l’alunno permette all’insegnante di toccare i punti giusti per far leva sulla sua autostima e motivarlo a dare il meglio di sé.

Ma vediamo cosa ne pensa chi ha già sperimentato le ripetizioni online!

- Otto adolescenti su dieci che hanno già usufruito di ripetizioni via web raccontano di essersi divertiti, di aver imparato molte più cose rispetto ad una tradizionale lezione a domicilio e di aver migliorato le loro capacita d’uso degli strumenti tecnologici

- Molti raccontano di aver costruito un ottimo rapporto con il tutor: la presenza online di insegnanti giovani, al passo coi tempi e che propongono metodi di apprendimento diversi da quelli tradizionali, basati sull’imparare divertendosi, piace molto a bambini e adolescenti, che riescono a imparare molto meglio quando si divertono e creano un rapporto di complicità con l’insegnante 

- Ai ragazzi è piaciuto soprattutto il fatto di avere una persona di riferimento che sia alla mano e, allo stesso tempo, anche a portata di mano (o meglio, di clic!). Sapere di poter risparmiare tempo e soldi evitando di spostarsi da un luogo fisico all’altro, e sapere di poter contare sulla disponibilità di un insegnante che può rispondere anche via chat e al di fuori degli orari di lezione, in tutta comodità, aiuta lo studente a non sentirsi solo con le proprie difficoltà, ma al contrario lo fa sentire ascoltato, compreso e supportato nel suo percorso di crescita didattica

- Ripassare la lezione stando comodamente seduti in casa propria e interagire attraverso lo schermo è una condizione preferita in particolar modo da quegli studenti timidi e introversi, che hanno confessato di sentirsi molto di più a loro agio perché riescono a superare più facilmente le proprie ansie.

Si potrebbe infine pensare che le ripetizioni online possano costituire fonte di distrazione, per via dell’utilizzo di tablet, pc e smartphone: in realtà i risultati dimostrano il contrario. Non solo i ragazzi sono meno distratti, ma riescono a concentrarsi maggiormente e più a lungo, perché sono coinvolti in un processo attivo di apprendimento: sia perché interagiscono continuativamente con l’insegnante, sia perché indotti ad utilizzare strumenti didattici digitali,  migliorando così le proprie competenze in materia di tecnologia. Competenze che, come ben sappiamo, saranno poi richieste nel mondo del lavoro. 

Noi di migliorstudente.com siamo sempre aperti al confronto, la nostra chat di whatsapp è attiva tutti i giorni fornire supporto, rispondere a dubbi e richieste di informazioni sul nostro servizio di corsi e ripetizioni online. Per una didattica di qualità, i principali strumenti digitali che ti servono sono: un pc portatile o un tablet, e cuffie con microfono di buona qualità. Vanno bene anche queste cuffie con microfono che trovi Amazon.

Ecco l'attrezzatura che utilizziamo abitualmente noi di migliorstudente.com:

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05 marzo 2021

Perché prendere ripetizioni online?

Ripetizioni online

 Le ripetizioni online sono oggi la migliore soluzione per poter continuare ad imparare e migliorare la propria formazione didattica. In questo momento storico di quarantena, dove le parole Sicurezza e Distanziamento sono diventate ormai parte integrante del nostro stile di vita, internet ci viene in soccorso offrendo una valida alternativa alle tradizionali lezioni svolte in aula. 

Esistono ancora persone (poche, per fortuna!) convinte che online non si possa imparare altrettanto bene, o che comunque non si possa ricevere una preparazione pari a quella che dovrebbe offrire una lezione svolta nel modo classico. Niente di più lontano dalla realtà!

Quando gestita da insegnanti preparati e qualificati, la formazione online non solo garantisce la stessa qualità e lo stesso livello di preparazione, ma in più presenta anche diversi vantaggi in termini di tempo, costi e praticità rispetto ad una formazione tradizionale svolta a tu per tu.

Stiamo andando incontro a una sempre maggiore digitalizzazione nel mondo del lavoro e della scuola: ci stiamo rapidamente dirigendo verso un futuro nel quale sempre più professioni verranno svolte da casa e sempre più corsi saranno tenuti online ...

Quali sono allora, nella pratica, i vantaggi di scegliere lezioni e ripetizioni online? 

Noi di migliorstudente.com ne abbiamo raccolti alcuni da testimonianze dirette dei nostri studenti:

1. Costi ridotti per lezione. Fare lezione via webcam ti costa circa il 20% in meno rispetto alle classiche lezioni che richiedono una presenza fisica. Inoltre se segui lezioni di gruppo puoi usufruire di tariffe ridotte; mentre se scegli di aderire ad un pacchetto di un certo numero di ore di lezione, paghi ancora meno: più ore contiene il pacchetto, più ridotta sarà la tariffa per ogni ora!

2. Costi supplementari pari a zero. Con le lezioni a distanza, i costi supplementari legati al trasporto (vedi benzina, biglietti e abbonamenti per i trasporti pubblici) e a tutto ciò che serve per raggiungere il luogo di destinazione e rimanervi (consumo di cibo e bevande, servizi igienici) sono azzerati. In più, le piattaforme tecnologiche adibite alla didattica a distanza (Zoom, Skype e simili)  oltre ad essere facilmente installabili da chiunque e su qualunque tipo di dispositivo  pc, smartphone e tablet, sono completamente gratuite e sempre accessibili, senza vincoli di orario!

3. Notevole risparmio di tempo. Niente più "Cosa mi metto per uscire?"; niente più tempi di attesa dei mezzi pubblici; niente più viaggi nel traffico, dunque niente più ritardi e niente più stress! 


4. Flessibilità di orario. In accordo con le tue esigenze personali e con le disponibilità del tuo insegnante, puoi concordare il giorno e la fascia oraria che più ti sono comodi per collegarti: puoi seguire le lezioni anche in orario serale e, in casi speciali, anche di sabato o domenica. Un'opportunità che non esiste quando si tratta di seguire lezioni in una struttura fisica con giorni fissi e orari di apertura e chiusura prestabiliti


5. Fai tutto nella comodità di casa tua. Puoi rimanere sul divano, nella tranquillità della tua camera, a sorseggiare una calda tisana e coccolare il tuo animale domestico mentre segui la lezione :-)
L'insegnante online di ripetizioni è più di un'insegnante: è un vero e proprio tutor, che ti affianca, ti incoraggia nei momenti di difficoltà e ti aiuta ad ottenere i risultati desiderati facilitandoti l'apprendimento. L'ora di studio non è più dunque motivo di stress, bensì diventa un'ora di crescita piacevole e costruttiva! 

6. Assistenza online post-lezione. Un insegnante online è più disponibile ad essere contattato al di fuori degli orari di lezione. Puoi tenerti in contatto con lui/lei tramite whatsapp e scrivergli per fare domande, chiarire dubbi, ricevere assistenza in tempo reale, condividere i risultati raggiunti comunicandogli il bel voto che hai preso a scuola o la soddisfazione di sentirti dire dalla prof che sei migliorato ... O ancora puoi scrivergli per spostare l'orario di una lezione, o anche solo per ricevere un sostegno morale o una parola di incoraggiamento!

Migliorstudente è composto da un team di insegnanti che svolgono lezioni e ripetizioni in via digitale: ci occupiamo di tutte le discipline scolastiche (elementari, medie e superiori e corsi specifici per adulti), teniamo corsi di lingua a tutti i livelli e affianchiamo ogni allievo nell'apprendimento di un metodo di studio personalizzato e ottimizzato secondo le esigenze del singolo. Se ancora non ci conosci, leggi qui cosa dicono di noi gli studenti che già hanno usufruito delle nostre lezioni .

Strumenti utili per la didattica online:

Tavoletta grafica One by Wacom

Tablet Xiaomi Redmi

Cuffie on-ear con microfono Sony

PC portatile notebook Acer

Analfabetismo funzionale: comprendere il problema e contrastarlo con l'educazione

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